Prototipo Golf TDI Hybrid: l'efficienza del motore Turbodiesel per risparmiare Unione high-tech: TDI 75 CV, motore elettrico 20 CV, DSG a 7 marce
Con la Golf TDI Hybrid la Volkswagen sottolinea il grande potenziale di risparmio d'energia che offre la combinazione di motore Turbodiesel tecnologicamente avanzato, motore elettrico e cambio DSG a 7 marce. Il prototipo esposto in prima mondiale al Salone di Ginevra consuma solo 3,4 litri di gasolio per 100 chilometri. Un valore da primato. Essendo concepita come "full hybrid", la Golf TDI Hybrid può funzionare sia con il solo motore a combustione interna, sia con la propulsione a doppia alimentazione combinata garantita da motore TDI e motore elettrico. Inoltre può funzionare solo col motore elettrico, quindi senza produrre emissioni nocive. La trasmissione della forza motrice alle ruote avviene tramite un cambio a doppia frizione DSG a 7 marce. In città, inoltre, il sistema start/stop spegne automaticamente il Turbodiesel durante le soste al semaforo. Rispetto al modello di serie è stato modificato sia l'interno che l'aspetto esterno della Golf TDI Hybrid, ora verniciata nel nuovo colore Vivid Blue. Nel frontale si fa notare la calandra di disegno originale e con aperture di passaggio aria ottimizzate in sezione per migliorare le caratteristiche aerodinamiche.
Alleanza per ridurre il consumo: TDI, motore elettrico e DSG
Il motore principale della Golf TDI Hybrid è costituito dal parsimonioso Turbodiesel tre cilindri della Volkswagen; il motore ha una cilindrata di 1.2 litri, alimentazione common rail e turbocompressore VTG. Il TDI sviluppa 75 CV di potenza a 4.000 giri e una coppia massima di 180 Nm a partire da 2.200 giri.
Al TDI è stato accoppiato un motore elettrico di tipo sincrono che sviluppa 20 CV di potenza nominale e 140 Nm di coppia massima, senza produrre emissioni. In più, il motore elettrico funge da frizione di spunto e generatore elettrico, sostituendo quindi il motorino di avviamento e l'alternatore. La batteria al nichel-metalidrato (NiMH) si trova nel bagagliaio del veicolo e pesa 45 chilogrammi. Le batterie di questo tipo si contraddistinguono per la loro alta densità energetica e lunga vita utile. Sulla Golf TDI Hybrid la batteria NiMH alimenta il motore elettrico con 202 V di tensione e 1,3 kWh di energia.
La trasmissione della forza motrice alle ruote avviene con il cambio DSG a 7 marce, presentato recentemente. Questo modernissimo cambio automatico lavora in modo più veloce ed efficiente di qualsiasi altro cambio di serie, e quindi fornisce un ulteriore contributo alle straordinarie potenzialità di risparmio d'energia della Golf TDI Hybrid.
Gestione intelligente dell'energia
Nessun veicolo ibrido può funzionare se non dispone di un efficiente sistema di gestione dell'energia. Ovviamente la stessa cosa vale anche per la Golf TDI Hybrid, ragione per cui è solo attraverso l'interazione intelligente di motore TDI, motore elettrico, cambio DSG e batteria che questa full hybrid raggiunge una parsimonia presumibilmente da record. Esempio: a seconda della posizione dell'acceleratore e della marcia innestata, il sistema di gestione "rinvigorisce" il motore elettrico, per supportare il motore TDI o per assicurare da solo la propulsione. Nella marcia in rilascio e in frenata, invece, una parte dell'energia cinetica viene recuperata attraverso il motore elettrico (che in questa fase lavora come generatore) e poi inviata alla batteria del veicolo. In tal caso il motore a combustione interna viene spento, per rientrare automaticamente in funzione quando aumenta la richiesta di potenza.
Anche in città, inoltre, il sistema start/stop spegne automaticamente il Turbodiesel durante le soste al semaforo. Per quanto riguarda i 14 dati di autonomia, consumo e flusso di energia è possibile ottenere la visualizzazione mediante la funzionalità touchscreen del sistema radio-navigatore.
Obiettivo di progetto: emissioni di CO2 inferiori ai 90 g/km
Lo sviluppo della Volkswagen in campo ibrido è stato condotto con l'obiettivo di raggiungere un'emissione di CO2 inferiore a 90 g/km. Il risultato è stato raggiunto: con solo 89 g/km la Golf TDI Hybrid è straordinariamente ecocompatibile e parca nei consumi. Non solo sulla carta. Guidando un veicolo ibrido a benzina, infatti, nei lunghi viaggi in autostrada, spesso il reale consumo di carburante differisce nettamente dai valori indicati dal costruttore. Nel caso della Golf TDI Hybrid non è così, visto che i TDI della Volkswagen hanno saputo dimostrare di lavorare con efficienza anche in autostrada. In questo modo l'insieme di TDI e motore elettrico diventa un sistema di propulsione molto efficiente in termini ecologici e economici, che già oggi è in linea con la futura normativa Euro 5. La Golf TDI Hybrid esposta a Ginevra è ancora un prototipo, ma non lo rimarrà in futuro.
Design esterno e interno: ispirato dalla sostenibilità
La Golf TDI Hybrid è un veicolo il cui il concetto globale è orientato fortemente allo sviluppo sostenibile. Ciò si riflette anche nel design esterno e interno della vettura. L'adozione di tecnologia innovativa, infatti, non può non esigere di usare un linguaggio stilistico d'avanguardia.
Il design esterno della Golf ha un valore proprio, presentando una forma senza riferimenti di status o di tempo, e che più di qualsiasi altra esprime il principio della sostenibilità nella storia dell'automobile. In linea con ciò, la Golf TDI Hybrid è stata realizzata con molta attenzione per i dettagli aerodinamici, presentando nuovi elementi chiaramente individuabili ma non vistosi.
Le modifiche dell'esterno: calandra di disegno originale e alta qualità; superficie di entrata dell’aria ridotta in sezione; scritta "TDI Hybrid" incorporata nella calandra; appendici anteriori e posteriori nello stile della Golf GTI Edition 30; cerchi con design originale; assetto ribassato; carrozzeria verniciata nel nuovo colore Vivid Blue (blu intenso metallizzato).
Nell'abitacolo è stato usato il colore "Arctic", che insieme agli accenti azzurri crea una ambiente luminoso e accogliente. Un aspetto insolito a questo riguardo è costituito dall'utilizzo di materiali nuovi. Creano un ambiente solido e coinvolgente: una nuova "ecoestetica", come dicono gli addetti ai lavori. Spiega Friederike Plock-Girmann, stilista responsabile di Interior Design alla Volkswagen: «Mai prima i materiali sono stati così innovativi, di effetto o semplicemente capaci di sorprendere. I tessuti intelligenti, per esempio, assumono funzionalità e non sono più solo decorativi. Il futuro appartiene a questi materiali sostenibili. A noi designer danno la possibilità di plasmare una ecoestetica innovativa».
Le modifiche dell'interno: parte centrale dei sedili realizzata in "Rivergrass", un materiale prodotto da poliestere riciclato; fianchetti dei sedili realizzati in "E-Leather", un tessuto-pelle ricavato dagli sfridi provenienti dalla lavorazione della pelle; sedili con inserti azzurri ricavati da cuoio in crosta (quindi anche in questo caso riciclando un prodotto di scarto dell'industria di lavorazione della pelle); listelli decorativi realizzati in bambù, materiale perfettamente rinnovabile
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