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Auto Elettriche da 20.000 a 35.000 euro ( 2022 )

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  • #21
    Volevo solo farti notare che le persone si stanno indebitando per cose futili….
    e che le auto elettriche dovrebbero essere più alla portata di tutti…. Se vuoi un vero cambiamento deve partire dal ceto più basso per poi spostarsi verso l’alto…..
    PaoloAlberto

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    • #22
      Quando in offerta ci saranno solo aspirapolveri puri al 100% costeranno tutti meno di oggi.
      Al momento la macchina elettrica è una moda, solo una piccola nicchia di persone riescono a sfruttarla senza dover riscrivere il proprio stile di vita.
      Tra l'altro con la guerra in Ucraina e il grosso problema del gas (con cui in Italia SI PRODUCE l'energia elettrica) vedrai che l'elettrico prenderà una bella "tranvata" nei denti.
      Clicca QUI e non te ne pentirai ...

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      • #23
        Originariamente inviato da mc0676 Visualizza il messaggio
        Le banche non danno microcrediti a chi non può restituirli. Quindi se glieli hanno dato significa che ne avevano per restituirli.
        A quelli poveri per davvero senza un reddito fisso neanche 1.000 € gli danno ...
        Questa regola di buon senso a mio avviso viene ciclicamente disattesa, nel momento in cui le finanziarie hanno grandi attivi da impiegare ed il mercato borsistico non consente alti ritorni.
        Purtroppo ci sono anche i finanziamenti fatti ad cappocchiam sia per chi lo richiede che per chi li eroga.
        QUI la mia Variant

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        • #24
          Originariamente inviato da mc0676 Visualizza il messaggio
          ... con la guerra in Ucraina e il grosso problema del gas (con cui in Italia SI PRODUCE l'energia elettrica) vedrai che l'elettrico prenderà una bella "tranvata" nei denti.
          A ciò aggiungasi il problema che per realizzare un'auto elettrica occorre un quantitativo di "elementi minerali" mediamente sei volte superiore a quello necessario per produrre un'auto a propulsione non elettrica e anche per questi ultimi il costo è aumentato in modo spropositato

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          • #25

            sapevate dove si trovano le maggiori riserve di litio per produrre le relative batterie ?


            Le riserve di minerale di litio sono concentrate in Cile, Bolivia e Argentina, paesi noti come il “triangolo del litio”. Oltre il 70% delle circa 14 milioni di tonnellate di riserve stimate (in termini di contenuto di litio) sono localizzate nel “triangolo”.




            A differenza di quanto si creda, il litio non è un materiale così raro (è il 33esimo elemento più abbondante al mondo) e tantomeno costoso (grazie a processi di estrazione sempre più efficienti).

            Attualmente l’80% delle riserve si trova in Cile, Argentina e Bolivia, ma vi sono anche grossi giacimenti in Cina, Australia, Brasile, Portogallo, Stati Uniti e Afghanistan.

            Chiaramente la quantità di litio ha un limite e, considerata una domanda di auto elettriche in continua crescita, la richiesta del bene prezioso per le batterie pone un problema di offerta per il futuro.

            Una batteria agli ioni di litio contiene circa 8kg di litio, ma molto dipende dalle caratteristiche della cella, come la dimensione e la geometria, nonché dal costruttore. I metodi per estrarre il litio possono causare enormi danni ambientali. Gli estrattori pompano nella superficie una soluzione salina ricca di minerali utilizzando una quantità enorme di acqua. Dopo alcuni mesi, l’acqua evapora e lascia una miscela di sali, al che viene filtrata e messa di nuovo a evaporare per un periodo che va dai 12 ai 18 mesi in modo da estrarre finalmente il minerale. In questo processo vi sono fuoriuscite di sostanze tossiche dalla rete idrica, come l’acido cloridrico e prodotti di scarto che comprendono elementi radioattivi.



            altri elementi utili per produrre le batterie :


            Cobalto

            Il cobalto è uno dei materiali più problematici nella costruzione delle batterie, sia perché è il più costoso di tutti, sia perché è molto difficile estrarlo e sia soprattutto per ragioni di carattere etico. Quasi due terzi delle forniture mondiali di cobalto provengono dalla Repubblica Democratica del Congo, dove lo smistamento è appannaggio del colosso svizzero Glencore e delle aziende cinesi. Il problema fondamentale è che le condizioni di lavoro in quella zona sono considerate disumane, con una percentuale molto alta di sfruttamento del lavoro minorile. Per questa ragione sono molti i Paesi che hanno voluto prendere le distanze, evitando di fare affari con coloro che calpestano il rispetto dei diritti umani, a costo di fare a meno del minerale optando per altri nella produzione delle batterie. Tra l’altro il cobalto è molto raro e non è affatto semplice da scoprire. Altri Paesi in cui si trovano miniere di cobalto sono Australia, Cuba, Filippine, Russia e Canada. Anche sul fronte dell’inquinamento il cobalto rappresenta un problema per il territorio e le falde acquifere. In una normale batteria si possono trovare dai 150 ai 500 g/kWh di cobalto, ossia dai 10 a 30 kg.



            Nichel

            Il nichel è un elemento molto raro in rapporto alla sua richiesta. Il 70% delle forniture mondiali del minerale è riservato alle industrie siderurgiche e solo il 10% del totale estratto è destinato alle batterie. Tuttavia, in base alle stime, la quota richiesta potrebbe salire fino al 30% entro il 2026. L’estrazione del nichel presenta diverse criticità, in particolare riguardo la differenza tra nichel di classe uno e di classe due. Il primo si ricava dai depositi di solfuri che coprono circa il 30% delle risorse di nichel totali. Il secondo si ottiene dai lateriti, che occupano il restante 70%. Il vantaggio dei minerali solforati consiste nel processo di trattamento, mentre non esiste una tecnica semplice per separare la laterite nelle rocce ultramafiche. I Paesi in cui il nichel viene estratto sono principalmente Russia, Australia, Nuova Caledonia, Cuba, Canada e Sud Africa. Una batteria di 60 kW contiene dai 24 ai 47 kg di nichel.



            Manganese

            Secondo gli esperti, le batterie che utilizzano il manganese saranno le prescelte nei prossimi anni per due ragioni. In primis per le alte prestazioni. In sostanza, ove è presente il manganese si ha una maggiore capacità di immagazzinaggio di energia, una maggiore durata e minori tempi di ricarica. In secondo luogo per i costi più bassi, trattandosi peraltro del 12esimo metallo più abbondante nella crosta terrestre.

            Attualmente il manganese viene prodotto soprattutto in Sud Africa, Brasile e Australia. Tuttavia, la Cina si sta facendo avanti minacciosa. Già Pechino produce oltre il 90% dei prodotti a base di manganese e potrebbe rafforzare la sua presa sulla catena del valore globale. Ad esempio, da un po’ di tempo moltissimi produttori cinesi di manganese hanno aderito alla campagna sostenuta dallo Stato “alleanza per l’innovazione del manganese”, che consiste in un cartello dove avviene una pianificazione centralizzata a tutti i livelli: dalle forniture, ai prezzi, allo stoccaggio e ai finanziamenti.

            La principale criticità del manganese però consiste nel fatto che per essere utilizzato nelle batterie esso richiede di essere raffinato in solfato ad alta purezza, ovvero in un prodotto specialistico e molto complesso da ottenere. Questo è importante perché attraverso la purezza del metallo si evitano malfunzionamenti e surriscaldamenti. In tal caso a scarseggiare non è il solfato di manganese, ma la capacità produttiva per trasformarlo in quello ad alta purezza.



            Grafite

            La grafite è forse meno nota rispetto agli altri minerali, ma le batterie al grafene, ricavato dal trattamento della grafite con una soluzione di acido solforico e nitrico, stanno prendendo piega nel settore delle auto elettriche. Anche qui il Dragone occupa un ruolo di primo piano, dal momento che il 90% degli anodi di grafite utilizzati nelle batterie proviene dalla Cina. Alcune società cinesi tra l’altro stanno investendo fior di miliardi su opulenti progetti aventi a oggetto l’esplorazione della grafite, con l’obiettivo di lanciare una produzione su larga scala di batterie al grafene nei prossimi anni. Una batteria da 60 kWh contiene normalmente circa 60 kg di grafite. Il minerale è relativamente diffuso e abbondante, con le principali miniere che sono situate in Messico, Corea, Madagascar, Srī Lanka e Stati Uniti.


            fonte : MF - Borsa e Finanza



            Quindi la Cina la fa' da padrone un po' in tutte le fasi della produzione .... e alla faccia degli ambientalisti per non parlare dei danni ambientali per estrarli !


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            • #26
              Non mi sorprendo molto dalla Cina che la fa da padrona ormai lo fa su tutto o quasi spesso per colpa nostra
              GOLF 1.4 5P 122CV HL DSG Argento MY2012, pac specchietti, park pilot, bixeno con led, luci post led, ruota di scorta in lega, volante con pad, antifurto vol., cerchi Porto da 17", sensore gomme e Extra Time 3 anni! Kenwood DNX7210BT

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              • #27
                Roby58 - Roberto, come dire;: "finire dalla padella nella brace"

                Comunque, le nostre ultime, sono considerazioni di ordine generale sulle quali forse sarebbe meglio concentrarci in altri topic riguardanti l'elettrico

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                • #28

                  stranissimo che la LG Chem (che le fornisce anche a VW ! ) stia costruendo un mega stabilimento in CINA solo per la fornitura a Tesla ... glia mericani che si affidano ai cinesi .... strano !!!

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                  • #29
                    boh... voi ci credete ?


                    " La California come la UE: stop alle auto termiche dal 2035. Il piano prevede tre livelli in modo tale da rendere il processo graduale: è in crescita nel Paese il numero delle persone che stanno scegliendo una vettura elettrica."

                    da Il VOLANTE

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                    • #30
                      Anche qui riportano la notizia https://www.hdmotori.it/auto/articol...-auto-benzina/
                      GOLF 1.4 5P 122CV HL DSG Argento MY2012, pac specchietti, park pilot, bixeno con led, luci post led, ruota di scorta in lega, volante con pad, antifurto vol., cerchi Porto da 17", sensore gomme e Extra Time 3 anni! Kenwood DNX7210BT

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                      • #31

                        visto oggi su TG Motori di rai 2 che hanno fatto vedere il salone dell'auto in Cina ??


                        caspita se si sono evoluti davvero tanti bellissimi modelli e ovvio praticamente quasi tutti elettrici .... la vedo dura per la nostra Europa !


                        Li poi tra le tantissime marche hanno il colosso BYD che ha venduto piu di 2 milioni di elttriche e che da filo da torcere a Tesla ....

                        E hanno pure un modello super-economico ( avevate dei dubbi ? )mi pare sui 10.000 euro ma non vorrei aver capito male :-)


                        PS c'era pure un modello di un'altra ditta cinese , praticamente il clone "uguale" al vecchio maggiolone .... ma VW non dira' nulla ? strano .

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                        Sto operando...
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