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Caccia al diesel

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  • Re: Caccia al diesel

    Riguardo alla "caccia alle streghe" contro i Diesel, sono il primo a difenderli a spada tratta come anche il resto dei motori ICE.
    al di là poi delle menate ambientaliste cavalcate dagli speculatori economici, personalmente mi vedo bene da dar ascolto a quello che dicono i politici, preferisco osservare dove si spostano i VERI soldi e nello specifico faccio riferimento all'enorme investimento che stanno facendo nientemeno che Bosh, Audi e le stesse petrolifere nello sviluppo dei carburanti sintetici a vero impatto 0 CO2 (in quanto viene sintetizzata dall'ambiente).
    Riguardo le "previsioni per il futuro" vi invito a leggere questo articolo che cita KPMG Advisory, i quali son gli stessi che 'guidano' le grandi industrie automobilistiche

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    • Re: Caccia al diesel

      Molto interessante

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      • Re: Caccia al diesel

        Beh i sondaggi e le opinioni di chi ci lavora non trova conforto nei dati delle immatricolazioni mese dopo mese. Peccato .
        Clicca QUI e non te ne pentirai ...

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        • Re: Caccia al diesel

          Le soluzioni ibride, ossia trazione e batteria elettriche e generatore (ad esempio turbina a metano o motore endotermico a giri fissi) sono secondo me il futuro. Infatti permettono un dual mode che consente anche lunghi viaggi evitando di relegare l'elettrico solo a quei pochi fortunati cittadini col box.
          Un esempio (peraltro non seguito da altri) la Nissan che non prevede neppure la ricarica esterna delle batterie ma demanda tutto al tre cilindri benzina che gira fisso a 5000giri min se non erro.

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          • Re: Caccia al diesel

            Praticamente la volvo ECC del 1992.

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            • Re: Caccia al diesel

              La Nissan in Giappone costa circa l'equivalente di 20000€ o giù di lì, ma non ne ho più sentito parlare...

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              • Re: Caccia al diesel

                Ultimo comunicato stampa odierno proveniente da Wolsfburg VW:


                Del documento riporto testualmente, tradotti in lingua italiana" gli ultimi due capoversi:

                " Come ospite del comitato aziendale, il capogruppo del Partito popolare europeo al Parlamento europeo, Manfred Weber, ha parlato alla riunione dei lavori. Ha detto: "Il futuro della posizione industriale della Germania può essere assicurato solo nel mercato interno dell'UE nella competizione globale. Insieme, possiamo far rispettare i nostri standard, affrontare le sfide della digitalizzazione e garantire che le automobili del 21 ° secolo vengano principalmente costruite qui. "L'industria automobilistica è un'industria europea chiave e merita una protezione speciale. Il caso di Kuka non dovrebbe essere ripetuto. Weber ha sottolineato: "Chi vuole abolire il mercato interno europeo, rischia milioni di posti di lavoro in Europa e molti in Germania. I demagoghi di destra e sinistra, che chiedono barriere tariffarie, tradiscono gli operai industriali in tutta Europa ".

                Specialmente in tema di diesel, Weber ha dichiarato: "Il modo in cui discutiamo del diesel in Germania è un po 'isterico. La tecnologia diesel è un settore chiave. È anche una risposta per la protezione del clima. Nelle aree rurali della Germania e dell'Europa, dipenderemo a lungo dai motori a combustione interna. Pertanto, si prega di smettere di abusare di una tecnologia chiave europea!
                " "

                Come Voi stessi potrete riscontrare anche i politici di un certo rilievo le idee non ce l'hanno chiarissime sul'abbattimento del diesel, quanto meno nel breve e nel medio termine!

                Ma in Germania, d'altronde, né VW né MB né BMW hanno la minima intenzione di pensionarlo e questo lo si capisce chiaramente soffermandosi sui nuovi modelli in fieri e sulle relative motorizzazioni. Quando si sale di cilindrata (dai due litri in su), sia oggi e sia con i modelli che dovranno essere ancora lanciati, la scelta è maggiore con motori a gasolio.

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                • Re: Caccia al diesel

                  Ottimo che è iniziata ad uscire qualche voce anche dalla politica in favore all'argomento!
                  È ridicolo infatti deturpare zone rurali con infrastrutture per le "auto a pile" quando già basta e avanza servire le zone urbane a piu alta congestione dove risiedono i "problemi" ed han un senso questo tipo di motorizzazioni.

                  Inviato dal mio G8141 utilizzando Tapatalk
                  Volkswagen Golf GTI Performance MK7.5 245CV 2.0 TSI DSG - Pure White >Link< }{ Peugeot 307 2.0 HDi | 2000 Turbobenzina & 2000 Turbodiesel for the WIN !

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                  • Re: Caccia al diesel

                    tony. Forse qualcuno si sta rendendo conto che questo prurito antidiesel ultimamente manifestato è un gigantesco boomerang. Sopperire nell'immediato a questa eliminazione comporta soluzioni inapplicabili.

                    Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk

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                    • Re: Caccia al diesel

                      Concordo. E' giusto che il diesel torni, e rimanga, laddove realmente serve, l'agricoltura insomma !
                      Clicca QUI e non te ne pentirai ...

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                      • Re: Caccia al diesel

                        Mi permetto di di esprimere la mia opinione in controtendenza.

                        Il diesel è morto ecco perchè puzza . Morto da tempo ma non perchè sia inquinante ma per semplici questioni di convenienza da parte dei criminali che ci governano: dei PM10, 20 ecc. sappiamo vita morte e miracoli da diversi lustri, c'è tutta una letteratura fatta anche di dispute sulla loro cancerogenicità. Il benzina sopravviverà non perchè più pulito perchè gli aromatici che contiene sono sicuri cancerogeni ma perchè meno diffuso, ergo se facciamo cambiare l'auto diesel con una a benzina, si faranno dei bei soldoni. Poi quando tutti avranno l'auto a benzina salteranno fuori con la storia degli aromatici e così via. Un deja vù, è già accaduto negli anni '90, prima tutti a comprare diesel poi a mercato saturo, via di superbollo e giù soldi nelle casse dello stato.

                        Come andrà a finire *** solo lo sa. Il futuro è l'elettrico? Si, vero ma noi lo vedremo? Non credo. Di certo per ora il diesel di piccola taglia sta sparendo, VAG è in prima fila in questo trend e fessi non sono. Resterà sui camion anche se pure lì nascono idee balzane tipo le autostrade elettrificate che mi ricordano gli ircocervi, resterà sulle auto per macinakm (rappresentanti ecc.) una categoria in via d'estinzione, grazie a *** internet ha eliminato i viaggi per portare i cataloghi e per mostrare un problema a un tecnico a volte basta un filmato via whatsapp.

                        Di certo io trovo che ci sia in me grande inquietudine considerata la deriva "questolodiceleista" sulle scelte che verranno attuate: è già brutto essere governati da criminali ma almeno respirando la stessa aria ti aspetti che un minimo... se però i criminali sono pure ignoranti, mi sa che presto al posto dei PM10 misureremo mSievert nell'aria...

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                        • Re: Caccia al diesel

                          kailuastar - Angelo ... ti quoto parola per parola ed elogio la tua capacità di aver riportato in concreto come stanno effettivamente le cose in pochi passaggi.

                          Tra l'altro, visto che si spara a zero "tanto per" contro il diesel attendendo a braccia aperte le auto elettriche ... Vi riporto, parola per parola, l'articolo " Se la politica decide per il futuro", pubblicato a pag. 1 del fascicolo 4R di novembre c.a., a firma del suo Direttore Gian Luca Pellegrini, che condivido profondamente.

                          Esattamente un anno fa, dalle colonne di questo giornale, Carlo Tavares - uno dei manager più intelligenti del settore – proponeva una considerazione per nulla scontata: “La libera mobilità è influenzata da una serie di decisioni che ne limita i confini. Allo stato dell’arte, il mercato non offre più al consumatore una totale indipendenza nella scelta”.

                          Le parole del portoghese ritornano d’attualità dopo la decisione del Parlamento europeo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 35%, rispetto alla media di 95 grammi/chilometro da raggiungere per il 2021; e d’imporre alle case automobilistiche non soltanto un sistema di crediti ambientali (sull’esempio di quanto accade negli Usa: la Tesla sulla loro vendita a costruttori meno green, ci ha creato un lucroso business parallelo), ma anche quote minime di veicoli elettrici da vendere, pena pesanti sanzioni.

                          Ora, i nuovi target - peraltro oggetto di furiose polemiche fra i 24 paesi – andranno ulteriormente negoziati, perché il 30% stabilito dagli Stati è una soglia inferiore al 40% votato a suo tempo dai parlamentari. Però non è chi non veda come ingiungere d’imperio traguardi così ambiziosi butti alle ortiche il principio stesso di neutralità tecnologica.

                          Per assecondare una scelta squisitamente politica si obbliga l’intero settore (fatta salva qualche nicchia di mercato) ad abbracciare una tecnologia le cui incognite sono ancora innumerevoli. E qui riecheggiano le parole di Tavares, il quale, parlando della corsa verso la mobilità ad emissioni zero, si chiedeva; “Qual è la finalità ultima di questa transizione? Chi si fa carico della visione globale? Non è che fra vent’anni ci ritroveremo a dover risolvere problemi che avrebbero dovuti essere affrontati ieri? Come cittadino europeo non vedo nessuno in grado di dare risposte ai miei dubbi”.

                          Su questo il portoghese ha ragione: i politici, pur privi di contezza della materia, stanno obbligando un’intera industria a reinventarsi, senza però avere una cabina di regia volta a creare le condizioni (una politica energetica comunitaria degna di questo nome, infrastrutture di ricarica capillari, tutto quello, insomma, che dipende dall'iniziativa pubblica) affinché tale rivoluzione possa davvero accadere per il bene comune.

                          Sia ben chiaro; non ha tutti i torti chi dice che l’automobile per troppo tempo abbia vissuto di rendita e che il dieselgate, oltre a riportare al centro dell’agenda politica i temi ambientali, abbia velocizzato un progresso altrimenti stagnante. Ed è evidente che l’automotive, a forza di mettersi in situazioni eticamente discutibili, ha perso credibilità nel dibattito sociale, finendo per dover subire decisioni spesso venate di pregiudizio o impreparazione (o entrambi). Però è altrettanto indubbio che una simile sterzata può mettere a rischio la sostenibilità di un settore trainante dell’economia continentale. Il passaggio quasi immediato all’elettrico, al netto dell’azzardo che ancora rappresenta per il consumatore, significherà per l’intero comparto enormi investimenti tecnici e industriali non compensati da un aumento proporzionale degli utili. Il rischio, in questo scenario, è che i costruttori scelgano di difendere i propri margini tagliando i costi fissi.

                          Diess di Volkswagen lo ha già detto: per Wolfsburg, raggiungere gli obiettivi UE significherà la perdita di 100 mila posti di lavoro (analoghi timori sono stati espressi dal VDA, l’associazione di categoria tedesca). Oggi l’auto rappresenta l’11% dell’occupazione industriale europea. Davvero vogliamo sacrificare impieghi sull’altare delle batterie? Senza contare, aggiungiamo noi, che il passaggio all’elettrico comporterà inevitabilmente una pericolosissima dipendenza dalla Cina, che oggi sta investendo nei Paesi ricchi di quelle terre rare necessarie all’assemblaggio degli accumulatori. Insomma, forse prima di stabilire target un po’ a casaccio sarebbe stato opportuno considerarne le conseguenze …

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                          • Re: Caccia al diesel

                            "Insomma, forse prima di stabilire target un po’ a casaccio sarebbe stato opportuno considerarne le conseguenze …"
                            Pensa se avessero messo in moto due neuroni (neanche tre, perché due bastavano) una ventina d'anni fa quando iniziarono a pensare alle norme anti-inquinamento Euro 1 etc etc etc.
                            Probabilmente se avessero fatto meglio il loro lavoro, cioè se lo avessero fatto meno a casaccio, oggi non saremmo dove in realtà siamo.
                            Clicca QUI e non te ne pentirai ...

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                            • Re: Caccia al diesel

                              Certamente, ma non per questo dobbiamo subito buttarci dall'altra sponda con poche cognizioni di causa !

                              Il fatto stesso di dire come pure è stato detto che l'effetto serra viene causato più dal funzionamento del motore diesel che non da quello a benzina .... fa allargare letteralmente le braccia!

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                              • Re: Caccia al diesel

                                Sono politici e sappiamo bene che non solo in questo caso decidono delle pelle altrui senza avere una reale conoscenza in merito dei pro e contro
                                GOLF 1.4 5P 122CV HL DSG Argento MY2012, pac specchietti, park pilot, bixeno con led, luci post led, ruota di scorta in lega, volante con pad, antifurto vol., cerchi Porto da 17", sensore gomme e Extra Time 3 anni! Kenwood DNX7210BT

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                                • Re: Caccia al diesel

                                  Si però attenzione, fossero tutti come Donald sarebbe ben peggio ...
                                  Clicca QUI e non te ne pentirai ...

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                                  • Re: Caccia al diesel

                                    Si si a quello le galline come cervello lo battono eccome
                                    GOLF 1.4 5P 122CV HL DSG Argento MY2012, pac specchietti, park pilot, bixeno con led, luci post led, ruota di scorta in lega, volante con pad, antifurto vol., cerchi Porto da 17", sensore gomme e Extra Time 3 anni! Kenwood DNX7210BT

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                                    • Re: Caccia al diesel

                                      Il problema non è solo Donald, sono anche quelli che rivorrebbero quello di prima non avendo capito che sono tutti uguali.

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                                      • Re: Caccia al diesel

                                        Si tonfa sempre li Angelo ma comunque direi che la pagina "politica" proprio alla luce di questo possiamo anche chiuderla qua .
                                        Clicca QUI e non te ne pentirai ...

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                                        • Re: Caccia al diesel

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                                          Se dovessimo castrarci in tutto e per tutto su tali scelte credo che il Forum diventerebbe qualcosa di totalmente asettico.

                                          Anche in questo ci vuole buon senso, come in ogni cosa che si scrive con serietà, evitando soprattutto gli eccessi.

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