domani dovrei firmare il contratto per acquistare una bella Golf VII dando in permuta la mia Audi A3 Sportback 1.9 Tdi del 2005.
Il problema è quello che sta vivendo un mio collega che mi ha raccontato la sua storia: qualche mese fa ha dato in permuta la sua auto ad una concessionaria acquistandone una nuova (regolare passaggio di proprietà sull'usato ceduto alla concessionaria).
Tutto sembrava a posto. Dopo un paio di settimane il concessionario l'ha contattato dicendo che l'auto che gli era stata data in permuta aveva una serie di difetti che sarebbero stati taciuti e che ne diminuivano la valutazione di ritiro. In soldoni il concessionario ha chiesto una compensazione a fronte di questi difetti (tra cui ruote posteriori consumate al punto di dover essere sostituite, portiera posteriore sinistra che non sempre si apre, tergicristallo posteriore da sostituire perchè lacerato).
Inizialmente la richiesta è stata telefonica e successivamente è stata formulata attraverso raccomandata scritta. In entrambi i casi la risposta del collega è stata picche in quanto lui l'auto l'ha data così com'era, ha dato la possibilità di visionarla al concessionario che l'ha pure provata su strada. Per cui lui di difetti notati in seguito non vuole sapere.
Non avendo mai dato in permuta auto usate mi chiedo se un concessionario possa accampare simili pretese per difetti che difatto il cliente non conosceva o che non avrebbe detto al momento della valutazione.
Non vorrei in pratica dare dentro la mia Audi valutata abbastanza bene e poi dopo sentirmi chiedere dal concessionario dei soldi per mettere a posto difetti eventuali.
Per come vedo io vige la correttezza da entrambe le parti: io cliente ti faccio visionare e testare l'auto. E tu concessionaria la valuti e me la prezzi (è il tuo lavoro). E poi finita li.
Che ne dite? Esperienze???
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