A tal riguardo, tanto per fare un esempio, un po’ come per i Loran e i Gps (ne ho comprati tanti e di diversa tecnologia sin dalla fine degli anni ’80), ho svariati caricabatteria, a cominciare da un famoso, pesante e ingombrante Beta (ancora praticamente nuovo dopo circa 30 anni dall’acquisto) e per finire con l’acquisto di oggi, ossia un Ctek 5.0 Test&Charge, sfruttando anche l’occasione per acquistare molti accessori di tale marchio avendo già un altro Ctek 5.0, ma del 2012 e quindi carente di alcune funzioni presenti nei modelli 5.0 attuali.
In buona sostanza, ho preso lo stesso caricabatteria di @Linuzzo che costa di più, ma che per alcuni versi è inferiore al 5.0 normale e forse avrei fatto meglio a prendere la versione più economica, non tanto per i 30/40 euri di risparmio, ma perché è munita di un sofisticato sistema di compensazione della temperatura che purtroppo manca nel Test&Charge. Quest’ultimo, è vero, consente di effettuare 2 tests alla batteria ed un terzo all’alternatore, ma, che alla fin fine sono solo specchietti per le allodole!
Le funzioni importanti restano quelle di caricare correttamente le batterie, eventualmente ricondizionarle e mantenerle al miglior livello di carica possibile in piena sicurezza.
Per il rapporto qualità/prezzo i Ctek 5.0 sono probabilmente i migliori caricabatteria in circolazione perché consentono di gestire al meglio quasi tutte le batterie commercializzate per auto e moto, esclusion facendo per quelle al litio che richiedono caricabatteria dedicati. Sono idonei anche per gestire efficacemente tutte le batterie con tecnologia AGM, le quali in campo automobilistico sono le migliori Start&Stop.
Le batterie AGM vengono generalmente impiegate anche in campo motociclistico, per il maggior spunto, la maggior capacità a tenere carica e tensione in caso di inutilizzo, nonché a reagire meglio ai maltrattamenti con possibilità di essere alloggiate in posizione inclinata.
Parliamo tuttavia di batterie (moto) di dimensioni contenute e di bassa capacità (su una moto di grossa cilindrata, per esempio, io ho una Yuasa AGM con la classica tensione di 12 V., ma con soli 8.6 Ah) che se non ben caricate e magari anche sottoposte a vari assorbimenti, alla partenza non fanno girare il motorino di avviamento per come dovrebbe girare e la cosa non è particolarmente gradevole.
Tenete presente che il classico generatore di corrente (alternatore) non riesce mai a caricare completamente la batteria, ma soltanto al 75/80% (se generatore e batteria sono in ordine) e in percentuale ancora inferiore se trattasi di una batteria AGM.
Le batterie AGM, infatti, per essere ricaricate al meglio richiedono, oltre al giusto carico anche una maggiore tensione rispetto a quelle convenzionali.
Infatti, se nelle fasi importanti di ricarica la tensione somministrata è quella di 14.2/14.4 V. (tensione richiesta dalle batterie convenzionali) e non di 14.6/14.8 V. (tensione richiesta dalle batterie AGM) l’AGM resterà sempre parzialmente scarica e … con 4/5 Ah anziché 8 Ah (pensando alla moto) i problemi vengono al pettine dopo tre o quattro tentativi di avviamento a vuoto …
Detto ciò, per quanto riguarda la tensione necessaria, poi è un fatto abbastanza notorio che la carica lenta, a basso amperaggio, è la più consigliata per una lunga durata della batteria. In particolare, il carico non deve essere superiore a 1/10 della capacità espressa in Ah della batteria; cosicché, in una batteria di 10 Ah è consigliabile non superare una corrente di ricarica di 1 Ah.
L’attuale Ctek 5.0 (non anche il vecchio che io già avevo) è probabilmente il miglior dispositivo di ricarica e mantenimento della capacità di una batteria di moto AGM (al 95/100%) perché è impostabile al meglio anche con le batterie AGM di basso amperaggio, potendo fornire la tensione giusta (14.7 V.) e il carico giusto (0.8 Ah). La batteria ringrazierà durando più a lungo e svolgendo meglio le funzioni che le sono proprie.
Non ho rilevato caricabatterie di pari valore, ma con marchio diverso che consentano di effettuare un simile settaggio.
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